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I.C. "Lucio Fontana"

Largo Castelseprio, 9 – 00188 – ROMA


Laboratori delle emozioni al FABLabaro

Tra le attività previste dall’I. C. Lucio Fontana, nell’ambito del progetto “Scuole Aperte il pomeriggio a. s. 2022-2023”, nel primo quadrimestre si sono svolti due laboratori di fabbricazione digitale, incentrati sulle emozioni e destinati agli alunni delle classi quinte di ciascun plesso di primaria della scuola.
Gli iscritti sono stati suddivisi in due turni, a seconda dei plessi di appartenenza (turno I: Brembio e Grottarossa; turno II: Castelseprio), e hanno seguito i laboratori con cadenza quindicinale.

La dott.ssa Martina Sferrazza e la prof.ssa Manuela Pattarini hanno guidato gli alunni in un percorso creativo volto all’approfondimento della conoscenza delle emozioni e alla loro rappresentazione.
La finalità dei laboratori era, in particolare, quella di far riflettere gli alunni sulle proprie emozioni e su come queste possano talvolta cambiare in modo repentino. Si voleva in tal modo aumentare in loro la consapevolezza di quel che sentono di momento in momento e di cosa possa causarne cambiamenti, in positivo o in negativo (i partecipanti hanno tenuto un diario delle emozioni, finalizzato a questo). Per molto tempo questi ragazzi hanno visto, intorno a loro, volti parzialmente nascosti da mascherine, vivendo quotidianamente la difficoltà di percepire correttamente l’emozione provata dai compagni e da chi incontravano ed avendo rarissime possibilità di esperire scambi emozionali non verbali con gli altri. Si è voluto approfondire e dar voce alla parte emotiva di ciascuno di noi, affrontando l’argomento in modo ludico e creativo.

In entrambi i turni, le prime lezioni sono state incentrate sul riconoscimento delle emozioni stesse e degli elementi fondamentali per la loro rappresentazione e si è rilevato come i medesimi elementi, se opportunamente disegnati, possano talvolta descrivere emozioni opposte (si pensi ad un sorriso che, se capovolto, diventa un broncio o ad occhi socchiusi in una risata che, se ribaltati, possono rappresentare occhi chiusi nel sonno).

Con i laboratori svolti nel FABLabaro, gli alunni hanno creato un gioco educativo alla maniera del munariano “+ e -” (per chi non lo conoscesse e volesse approfondire, si inserisce il link che rimanda al sito della casa editrice Corraini: LINK). In particolare, in “+ e -”, Bruno Munari inserisce 48 carte trasparenti, ciascuna con una specifica immagine, che possono creare rappresentazioni diverse, giocando con le loro sovrapposizioni. I ragazzi hanno concretamente utilizzato questo gioco e sono stati rapiti dalla sua flessibilità, che consentiva loro di avere disegni ogni volta nuovi e rispondenti alla sensibilità ed al gusto di chi li realizzava. Si sono entusiasmati quindi all’idea di creare qualcosa di simile, prendendo tale attività molto sul serio, pur divertendosi nel contesto informale del Fab Lab.

Quale è stato il percorso?
Una volta appurati i fattori caratterizzanti l’espressione delle emozioni (occhi, bocca, sopracciglia), i ragazzi sono stati invitati individualmente a rappresentarne una a loro scelta, che gli altri partecipanti al laboratorio dovevano riconoscere solo vedendo il disegno. Tale attività è stata fondamentale per poter suddividere la classe in sottogruppi, in base agli stili di rappresentazione.

I piccoli gruppi, di quattro o cinque alunni, hanno poi definito il proprio tratto espressivo caratteristico, si sono dati un nome e hanno iniziato a disegnare i loro 15 elementi distintivi (bocche, occhi, sopracciglia e accessori). Questi disegni sono stati successivamente vettorializzati dalle docenti, per produrne sticker, che gli alunni hanno attaccato a fogli di acetato trasparente, da utilizzare, come nel gioco di Munari, per rappresentare volti ed emozioni differenti, in base a quali e come si decide di sovrapporli. Fra i 15 elementi disegnati, i gruppi sono stati poi invitati a selezionare solo quelli che a loro giudizio fossero i più rappresentativi, per realizzarne dei timbri.

Una volta terminate le attività creative, gli alunni sono stati coinvolti nella preparazione di una mostra e alcuni di loro hanno prodotto una presentazione digitale (PRESENTAZIONE GRUPPO 1 e PRESENTAZIONE GRUPPO 2), per spiegare il percorso seguito, le attività svolte nei vari incontri del laboratorio di fabbricazione digitale ed il funzionamento delle macchine utilizzate per realizzare i lavori. Nell’ultima parte dell’ultima lezione di ciascun turno si è dunque tenuta una piccola mostra, a cura dei partecipanti, nella quale i giovani progettisti hanno illustrato i loro prodotti ai propri genitori.

7 Marzo, 2023

Pubblicato in: Didattica, In primo piano

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